giovedì 21 marzo 2013

Alieni e poesia

Ogni giorno è la giornata di qualcosa.
Cacchio vuol dire, io non lo so.
Oggi è la giornata della poesia. Dicono.  
Non so chi lo decida.
A me le poesie in genere neanche piacciono. 
Sono una tipa prosaica, io. C'è chi mi chiama Camionella per la mia delicatezza.
Però c'è una poesia che amo molto. Che sento mia.
Questa qua.

Gli Alieni

puoi pure non crederci
ma c’è della gente
che attraversa la vita con molto poco
attrito o angoscia.
vestono bene, mangiano bene, dormono bene.
sono soddisfatti della loro vita familiare.
hanno momenti di dolore
ma tutto sommato nessuno li disturba
e spesso stanno decisamente bene.
e quando muoiono
è una morte facile, solitamente nel sonno.
puoi pure non crederci
ma la gente così esiste.

anche se io non sono uno di loro.
eh no, io non sono uno di loro.
non ci vado nemmeno vicino
a essere uno di loro
però loro sono lì
e io sono qui.


Charles Bukowski





sabato 2 marzo 2013

Comprarsi la medaglia


Dico sempre che pagare per farsi pubblicare i libri è come comprarsi la medaglia d’oro alle olimpiadi.
Ma le piccole case editrici che scelgono di pubblicare libri di qualità anziché spennare scrittori vanesi non hanno vita facile.
Qui c’è un tizio caparbio che da sette anni tiene in piedi I Sognatori e che, in un post accorato (e pure un po’ incazzato propositivo) lancia un SOS  prova a mollare un calcio al secchio d'acqua stantia dela cultura italiana per vedere se dal fondo emerge qualcosa di buono.
Una campagna di autofinanziamento.
Un altro che chiede soldi?
No. Chiede che si comprino i suoi libri.
Perché sono belli e meritano di essere letti.
Io, per esempio, ho letto questo qui,


un libro così saporito che l’ho ingollato in un boccone.
E stamattina mi sono comprata questo,



perché proprio lo voglio sapere cos’era successo a Boccamare di Sotto prima che il misterioso alchimista Corrado Pratt…
Seh, mica ve lo dico che ha combinato Corrado Pratt. Sennò poi non lo comprate, il libro.

E, visto che sono ricca, me so' accattata pure questo, che mi ha incuriosito.



Ma andateci a guardare, nel catalogo de I Sognatori.
Aldo Moscatelli merita di riuscire a portare avanti il suo progetto.
Noi meritiamo di leggere libri belli.
Che, come già dicevo non so più dove, libri brutti dovrebbe essere un ossimoro.