giovedì 20 agosto 2009

Gnuiorc gnuiorc - parte 1


E va bene. L'avete voluto, ora vi racconto la mia Gnuiorc.
Impatto puro shock. Il pullman della compagnia Fung Wah ci catapulta a Chinatown; ancora prima di capire che siamo a terra vediamo le nostre valigie abbandonate sul marciapiede, mentre ci investe un alito bollente e puzzolente di pesce secco. 
Chiediamo informazioni per la subway, ci mandano fuori strada. Trasciniamo trolley e piedi fino a Little Italy; finalmente, la metropolitana, fermata Canal Street. E' l'inferno, infuocato e fetido. Dobbiamo fare il biglietto. Alla macchinetta, ci mettiamo in fila senza avere idea di come funzioni. Ma quando è il nostro turno, un'ondata di impazienza muta ci investe, non possiamo che comprare il primo biglietto che capita. Ovviamente, quello sbagliato. Non capiamo niente, chiediamo aiuto all'omino nella gabbia che non alza gli occhi, non dice una parola, ma ci consegna la mappa della subway. Ah, ok. Sudando e respirando con le branchie, barcolliamo verso il nostro girone. Arriva il treno e la temperatura salta dai 50 ai 15 gradi. 
A Gnuiorc il benessere è bandito e mentre il sudore gelido ci fa battere i denti, realizziamo che il treno salta alcune fermate. 
IO NO CAPIRE.
Scendiamo, risaliamo su un altro treno, ci guardiamo intorno smarriti finchè arriva l'illuminazione: ci sono due tipi di treno, il locale e l'espresso. Come il regionale e l'intercity. Linea 1, treno locale, fermata 103 Sreet - Brodway. 
Davanti all'albergo, in mezzo alla strada, un nero, la bibbia in mano e gli occhi al cielo, ringrazia Dio in loop. Lo guardiamo sbigottiti, senza sapere che è solo il primo fuordimelone di una lunga serie... 

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