mercoledì 2 novembre 2011

Castagnole padane


Nuovi amici subbi ci invitano ad unirci a loro per un tuffo a Portofino.
Appuntamento a Sturla alle 7.00.
L'Uomo Nero, che per definizione è animale notturno, strabuzza gli occhi, barcolla un po'.
"Vuoi che lasciamo perdere?"
"No, no, va bene..." 

Sveglia alle seimenounquarto, l'Uomo nero mi risponde a grugniti e monosillabi per un'ora buona.
Il diving è a Santa Margherita. Ci siamo tutti, carichiamo l'attrezzatura, si parte.

Siamo in otto, sei maschioni e due fanciulle: io e "fossette". Ad attenderci c'è Fonzie, che ci farà da barcarolo.
Breve tragitto in gommone, arriviamo al punto: Altare.
L'acqua è verde petrolio, sembra pure densa.
Fonzie: "Volete il briefing?"
Noi:"Eh!"
Fonzie:"Non si vede un cazzo. Ma forse è meglio: con i disastri dell'alluvione, non si sa cosa potreste trovare".
Comincio a chiedermi chi me l'ha fatto fare...

L'onda lunga regala a tutti una sfumatura blu.
Fossette: "Io mi vesto in acqua!"
Neanche tre secondi e Fonzie lancia il gav di Fossette fuori dal gommone.
Il gav ancora in aria: "Ma l'avevi gonfiato?"

"..............................NO..................................."

SPLASH! glugluglugluglu.....
Eroe si lancia all'inseguimento. Un minuto di suspence. Forse due. Gav recuperato! Applausi e sospiro di sollievo.

I bravi spariscono nel verde in un attimo, mentre un Santo si sacrifica per guidare noi pippe. L'Uomo Nero scompare, io scendo più lenta col Santo.
A 7 metri, Santo mi fa segno di aspettare perchè fatica a compensare. Risale, mentre io resto, sola, aggrappata alla catena, nel nulla più totale.
Pensieri cupi affolano la mia mente. 


Finalmente Santo rispunta, recuperiamo l'Uomo Nero e cominciamo a pinneggiare. Guardo in alto, in basso, a destra a sinistra. Ovunque, grigio.

Mi sembra di volare nella pianura padana, d'inverno, alle cinque del pomeriggio. 


Due minuti. Cinque. Dieci. Possibile che la parete ancora non si veda?
Santo ha un'espressione perplessa, torniamo su.
MINKIA! SIAMO IN MEZZO AL MARE! 
Santo è mortificato: "Scusate, mi sono perso!" 
A me viene da ridere.
Con discreta fatica nuotiamo verso la parete e, di nuovo, ci tuffiamo. La risacca fa di noi quel che vuole. Eppure, mi sto divertendo! Procediamo in fila, cercando di non perdere di vista l'uno le pinne dell'altro.
D'improvviso, mi trovo con la faccia nel culo di una cernia grande come un transatlantico!
"Scusi, signora cernia! Non l'avevo vista!"
Ma lei è già fuggita lontano...




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