La rabbia brucia in gola.
Digrigno i denti.
Gli occhi, due fessure.
Una smorfia mi deforma il grugno.
Senza emettere un suono, fulminea,
afferro la mia Parker e la ficco con tutta la ferocia di cui sono capace nella
mano aperta di SpiaRussa, la mano aperta sul MIO disegno, la mano con
cui, imbecille e presuntuoso, corregge errori inesistenti, illudendosi così di
avere ME in pugno. Idiota.
Uno schizzo di sangue mi arriva sulla faccia. Mi lecco le labbra.
Che buon sapore.
SpiaRussa sta urlando.
Ma io non sento niente.
SpiaRussa è in ginocchio alla mia scrivania, la mia Parker lo inchioda alla mia
tavola PERFETTA.
Ma io non vedo niente.
7 commenti:
E dirgli: 'Petr, esempio vivente dell'ispirazione di Dostojevski, se non te ne vai ti faccio un plinto così...'.....
non si può eh? ;-)
Oh, sì che si può. E, credimi, non mi risparmio.
Fa' conto che ieri, ad un certo punto, mi ha detto:
"Non trattarmi così male!"
ROTFL!
Vedi? Come dicevo 'sto ennesimo russo non è che uno dei tanti da cui Dostojevski avrebbe tratto l'ispirazione per l'Idiota, l'Idiota 2,3,4....nMila.... Invece di dirti 'sì, frustami tutto mia dominatrice, camminami sopra con i tacchi a spillo, fammi del male...' fa il chierichetto ortodosso e ti dice l'esatto contrario.... no religion any longer
esattevolmente... ;-)
un po' di anni fa (...) quando imbracciavo il fucile per il regio esercito della repubblica delle banane diritte mi trovai in un sogno del genere... un fucile con un bell'apparato di mira, posizione sopraelevata, nel caricatore 7 colpi cal. 7,62x51 NATO, blindatissimi (cit. Soldato Palla di Lardo, Full Metal Jacket, di S. Kubrick) a 250 metri di distanza da me un sìortenente, un FìdiPù colitico e rabbioso supino con i superiori belva nazista con i sottoposti. Lo seguo col mirino, scelgo il momento, immagino l'impatto del proiettile e tutto il pulp che ne consegue poi un rimore mi distrae e mi ritiro dal ciglio del burrone...
Da Zio Maiale a Zio Cecchino... ;-)
"Questo è il mio fucile. Ce ne sono tanti come lui, ma questo è il mio. Il mio fucile è il mio migliore amico, è la mia vita. Io debbo dominarlo come domino la mia vita. Senza di me il mio fucile non è niente; senza il mio fucile io sono niente. Debbo saper colpire il bersaglio, debbo sparare meglio del mio nemico che cerca di ammazzare me, debbo sparare io prima che lui spari a me e lo farò. Al cospetto di Dio giuro su questo credo. Il mio fucile e me stesso siamo i difensori della patria, siamo i dominatori dei nostri nemici, siamo i salvatori della nostra vita e così sia, finché non ci sarà più nemico ma solo pace, Amen". (La preghiera dei Marines, cit. Full Metal Jacket, S. Kubrick)
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