sabato 22 febbraio 2014

La capra

Oggi per la prima volta mi sono innamorata.
Oggi per la prima volta mi sono innamorata di una donna.

Bar della stazione. Ho cinque minuti prima che il treno parta, il tempo di un caffè trangugiato. Lei è in coda alla cassa davanti a me, per mano ha un bambino sugli otto anni. Si volta per raggiungere il bancone. La pelle scura, gli occhi distanti da capra e verdi come muschio su un albero.
Mi regala un sorriso che così non mi ha sorriso nessuno, mai.
Ordina due cappucci al barista, li posa poi su un tavolino brutto e si siede, col bambino, a fare colazione.
“Un caffè,” dico io, belando. Verso lo zucchero di canna, e granelli d’oro si spargono sul bancone. Mi giro, lei mi sta guardando e di nuovo mi sorride in quel modo. Dio.
È tardi. Butto giù il caffè senza neanche sentirne il sapore, esco dal bar e, mentre scendo le scale, un brivido lento mi sale lungo le gambe, lungo la schiena, come un insetto pigro.
Avrei voluto baciarla. Stringerla. Portarla via con me.
Ma è andata. Io sono andata. Arrivederci, mia bella.



1 commento:

Anonimo ha detto...

uhmmm, brava abissonauta: brividi nella schiena...